Cosa Visitare: Campo de Fiori

Campo de Fiori

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Piazza deliziosa, circondata da pittoresche case, palazzi, botteghe, bancarelle. Sede di un vivace mercato, diversi gli articoli in mostra sulle bancarelle: frutta, verdura, ortaggi, ma anche abbigliamento, accessori e souvenir tipici e originali a prezzi stracciati. Oggi Campo dei Fiori è uno dei luoghi più rappresentativi della Roma popolare, sin dalla prime ore del mattino, trasmette il suo vero carattere commerciale con il tipico mercato all'aperto, la notte invece diventa luogo di svago, intrattenimento, divertimento e d'incontro. Numerosi i ristoranti, i bar e trattorie in zona. All'interno di Campo dè Fiori stranamente non c'è nessuna chiesa, caratteristica anomala per una piazza di Roma.

Non ci sono fermate della metro nelle vicinanze della piazza, Campo dei Fiori si trova nel pieno centro storico ed raggiungibile con i bus o dal centro a piedi.
Le fermate della metro pi vicine sono: Metro A Piazza di Spagna, Metro B Colosseo, Stazione Termini. Partendo da Piazza di Spagna bisogna recarsi alla fermata in via dei Due Macelli e prendere la linea 116 per 9 fermate, scendere alla fermata Baullari percorrerla a piedi per 100 metri fino ad arrivare a Campo De' Fiori. Dal Colosseo bisogna recarsi alla fermata in via Nicola Salvi, prendere la linea 87 e scendere alla fermata a Corso Rinascimento, percorrerla a piedi per 350 metri fino ad arrivare a Campo De' Fiori. Se partite dalla Stazione Termini potete prendere la linea 64 e scendere alla fermata di Corso Vittorio Emanuele, proseguire fino a piazza San Pantaleo per poi imboccare via Baullari fino a raggiungere Campo dei fiori.

Campo de' Fiori deve il suo nome ai fiori di prato che un tempo la ornavano.
Già nel ‘500 si era affermato come un’importante centro d’affari, ma anche come luogo di esecuzioni capitali. Qui fu giustiziato nel ‘600 il filosofo Giordano Bruno accusato di eresia, arso sul rogo dall’inquisizione cattolica. In ricordo dell’esecuzione, al centro della piazza è stata costruita la sua statua e ai lati del monumento ci sono otto medaglioni con immagini di altri eretici seguiti da una scritta di Giovanni Bovio: "A Bruno il secolo da lui divinato, qui dove il rogo arse".
Prima della statua nel medesimo posto c’era una fontana, vicino alla quale s’innalzava il patibolo, la fontana è stata spostata in piazza della Chiesa Nuova. Si può ancora leggere sul coperchio che chiude il vuoto della fontana una frase probabilmente dedicata ai condannati a morte: "Ama Dio e non fallire, fa del bene e lascia dire", con la data MDCXXII (1622).